Nove cose che devi assolutamente fare a Ferrara

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Ferrara

Durante la visita a Ferrara siamo stati un po’ sfortunati. Subito dopo il nostro arrivo è arrivata una forte pioggia che ci ha costretto a rifuggiarci in un bar. Il giorno dopo per fortuna il tempo è stato migliore, peccato solo per le facciate di alcuni edifici importanti che erano sottoposte a restauro. Tuttavia la nostra gita è stata molto bella e a tutti coloro che si domandano se vale la pena andare a Ferrara, io rispondo di si.

Ferrara viene comunemente definita la città delle biciclette, infatti le troviamo ovunque. Fin dall’inizio appare come una tranquilla e interessante sede universitaria. Bisogna sapere che l’Università di Ferrara è tra le più antiche d’Italia. Questa città non sembra molto cambiata da quando veniva regnata dalla famiglia d’Este. Ancora oggi la gente ha l’aspetto rilassato e la frenesia tipica di Milano sembra non esistere. I ferraresi passeggiano dignitosamente tra i palazzi medioevali e i portici rinascimentali e per riposare vanno al parco che circonda le mura. Sarà merito di tutto quello che li circonda e del grande passato. Per quasi quattrocento anni Ferrara fu legata ai d’Este: una delle più antiche dinastie italiane e una tra le più potenti famiglie europee. Governavano Ferrara e Modena e in un certo momento anche Reggio Emilia e Massa Carrara. Erano inparentati con gli Sforza, i Gonzaga, i Medici e d’Aragona di Napoli. Avevano una particolare predilezione per l’arte e per le cose belle.
Non erano benvoluti da tutti, così per difendersi furono costretti a farsi costruire il Castello Estense che oggi rimane un simbolo cittadino.

La parte storica di Ferrara fu inserita nell’anno 1995 nella lista del patrimonio UNESCO come Città del Rinascimento. Infatti, passggiando per le strette vie non si può non sentire il clima dei tempi remoti. A partire dell’anno 1999 sulla lista dei beni UNESCO si trovano anche  il delta del Po e le delizie estensi. La Prossima primavera andrò a vederle e sinceramente non vedo l’ora.

1 VISITA IL CASTELLO ESTENSE

Come già accennato la famiglia d’Este non fu amata da tutti. Un giorno dell’anno 1385 i cittadini si ribellarono  e così il marchese Niccolò II d’Este fu costretto  a consegnare alla folla in rivolta il suo consigliere responsabile delle tasse che fu ucciso e il suo corpo venne massacrato. Dopo quella brutta storia il marchese decise di costruire un castello-fortezza dove rifugiarsi. Inizialmente fu la sede delle milizie estensi con caserma, scuderie, armerie e magazzini ma dopo divenne una residenza nobiliare degna di una delle famiglie più potenti d’Europa. Per ragioni di sicurezza gli Este alloggiarono sempre nella parte alta del palazzo.

Non basta vedere questo castello da fuori. Occorre comprare il biglietto ed entrare per ammirare stupendi affreschi che decorano gli appartamenti ma anche le cucine, i magazzini, la capella, il giardino e le claustrofobiche prigioni.

Ingresso: biglietto intero 8 €, biglietto ridotto 6 €; bambini fino a 6 anni gratis, bambini tra 6 e 12 anni 1 €; supplemento Torre dei Leoni 2 €

2. UNA SOSTA SULLA PIAZZA DELLE ERBE E SULLA PIAZZA DEL MUNICIPIO

Piazza delle Erbe il 21 gennaio 1919 divenne Piazza Trento e Trieste. È il cuore della città, perciò rimane il passaggio obbligatorio di ogni giro nel centro storico. Qui c’è il Duomo di San Giorgio, il Palazzo della Ragione, la Loggia dei Merciai dove si trovavano le bottege dei mercanti di stoffe e lana e il Campanile: l’incompiuta opera attribuita a Leon Battista Alberto. Di fronte al Duomo sorge  la Piazza del Municipio con l’ imponente scala che conduceva alla prima dimora dei d’Este.

3. DAI UNO SGUARDO ALLA CATTEDRALE

Il Duomo di san Giorgio è il più importante edificio di carattere religioso a Ferrara. Si trova in Piazza Trento e Trieste, di fronte al Palazzo Comunale, a due passi dal Castello Estense. Possiede un’imponente facciata marmorea che in questo momento è sottoposta ai lavori di restauro e purtroppo non siamo riusciti a vederla. Sono a conoscenza per merito della guida e delle fotografie che davanti al portico vi sono due colonne raffiguranti un vecchio e un giovane seduti su due leoni. Il rilievo sopra il portico rappresenta San Giorgio che uccide il drago. Di rara bellezza è senza alcun dubbio la loggia che sorge sopra il portico con il tema che racconta il Giudizio Universale. L’interno della cattedrale è interamente in stile barocco. Colpisce la loggia che si sviluppa lungo il lato lungo della chiesa: il già citato luogo delle ex bottege dei mercanti di stoffe e lana. Il Campanile mai compiuto è stato atribuito a Leon Battista Alberto. Dietro il Duomo, nella vecchia Chiesa di San Romano ha la sede il Museo delle Cattedrale.

Ingresso al Museo della Cattedrale: biglietto intero 6 €, biglietto ridotto 3 €

4. VAI NEL QUARTIERE EBRAICO: VIA DELLE VOLTE

Via delle Volte è una strada acciottolata lunga 2 km. Nel Medioevo fu abitata dai commercianti che trafficavano con il resto della Penisola italiana attraverso il fiume Po prima che il suo corso venisse deviato. Le volte e i passaggi ad arco oggi sono in gran parte trasformate in abitazioni ma una volta permettevano di arrivare rapidamente ai magazzini sul fiume. In questo modo non solo si risparmiava il tempo, ma soprattutto si limitava al minimo il pericolo di essere rapinati. Infatti, Via delle Volte per secoli è stato un luogo di ritrovo per prostitute, ladri e assassini. È un vero gioiello ferrarese, un posto perfetto per gli appassionati di fotografia, per gli amanti delle vecchie architetture o per chi è alla ricerca di angoli romantici.

5. FAI UNA PASSEGGIATA LUNGO IL CORSO ERCOLE D’ESTE

Fino al 1492 Ferrara era una piccola città medioevale con le vie strette e tortuose. Il Marchese Ercole d’Este decise di raddopiarla e con il progetto dell’architetto Biagio Rossetti divenne la prima città moderna mai conosciuta in Europa. Il punto fondamentale dei lavori era la costruzione del Corso Ercole d’Este: un’ampia via che parte alle spalle del Castello Estense. È interamente lastricata e priva di attività commerciali e bei palazzi rinascimentali non sono imbrattati da insegne.

6. VISITA IL PALAZZO DEI DIAMANTI

Il Palazzo dei Diamanti è un’altra opera di Biagio Rossetti. Il nome di questo palazzo rinascimentale è dovuto ai blocchi di marmo bianco che ricoprono la facciata. Purtroppo anche in questo caso siamo stati sfortunati in quanto l’edificio è in fase di restauro. Il Palazzo dei Diamanti ospita la sede della Pinacoteca Nazionale di Ferrara che conserva alcune opere importanti come quelle di Andrea Mantegna e di Dosso Dossi. Poi vi si trovano le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, luogo delle mostre temporanee di fama mondiale.

Ingresso: biglietto intero 11 €, biglietto ridotto 9 €

7. NON FARTI SFUGGIRE IL PALAZZO DELLA SCHIFANOIA

Così come Mantova ha il suo Palazzo Te, così Ferrara può vantare del Palazzo della Schifanoia. L’edificio fu voluto dal Alberto V d’Este nel 1385 ma solo Borso d’Este – l’ultimo marchese e primo duca di Ferrara – lo rese particolarmnte bello. Commissionò l’esecuzione di una serie di affreschi che tutt’ora decorano il Salone dei Mesi. Nacque così il più grande ciclo rinascimentale di affreschi pagani in cui si celebra il buon governo del duca d’Este. In conseguenza al terremoto che colpì l’Emilia nel 2012 è possibile visitare solo il Salone dei Mesi e la Sala delle Virtù. A partire dall’ 8 gennaio 2018 il Palazzo della Schifanoia verrà chiuso e sottoposto ai lavori di restauro.

Curiosità: il nome del palazzo è un’insieme delle parole “schifare” e “noia” e fu appunto pensato come un luogo dove si poteva schifare la noia.

Ingresso: biglietto intero 3 €, biglietto ridotto 2 €

8. ASSAGGIA LA CUCINA TIPICA

Ferrara si trova in Emilia-Romagna ma la cucina locale lega le tradizioni tipiche dell’Emilia e della vicina Veneto. Non si può non assaggiare le delizie ferraresi. Così come nel caso della cucina mantovana resa sofisticata dai Gonzaga, così la gastronomia ferrarese deve la propria raffinatezza ai d’Este. Sotto il loro regno nacque l’arte della presentazione elegante dei piatti e la tradizione di cucinare in modo molto complesso. Per iniziare occore assaggiare i salumi e tra di loro la Zia Ferrarese (salame con l’aggiunta dell’aglio macerato in vino bianco). Dopo bisogna ordinare un primo rigorosamente preparato con la pasta fresca: cappellacci con zucca, cappelletti in brodo, passatelli in brodo ), lasagne, o il molto tipico pasticcio di maccheroncini (una torta di pasta frolla ripiena di pasta, ragù bianco, funghi, tartufo, besciamella e noce moscata). Tra i secondi si può scegliere tra la salama da sugo (una salsiccia di carne di maiale, insaporita con spezie e vino rosso), l’anguilla della valle di Comacchio, l’anguilla ammarinata oppure la faraona, il tutto accompagnato dallo squisito pane ferrarese. Come dolce tipico la gastronomia locale propone il panpepato, preparazione tipicamente natalizia che ormai si trova tutto l’anno. I Vini tipici scarseggiano: rosso del Bosco Eliceo o Lambrusco emiliano.

I miei consigli di gola li puoi consultare qui.

9. SE HAI TEMPO, GIRA FERRARA IN BICICLETTA

Ferrara è la città delle biciclette. Qui praticamente tutti si spostano grazie alle bici. La maggior parte degli alberghi e B&B offre ai propri ospiti la possibilità di nollegiare le biciclette. Dunque, se solo avete tempo a disposizione fate un bel giro nella parte storica andando anche al parco che circonda le mura. Noi avendo una bambina piccola, abbiamo dovuto lasciar perdere ma se un giorno torneremo, di sicuro recupereremo.

DOVE DORMIRE?

La scelta dei posti dove dove dormire a Ferrara è piuttosto ampia. Bisogna solo ricordarsi che in città vengono organizzate alcune fiere e nel corso della loro durata non è facile prenotare. A noi è stato utile questo sito. Di solito ci interessa come una struttura è arredata, ma ultimamente cerchiamo anche alcune comodità utlili nel viaggio avendo la bamina piccola. Di soluzioni ne abbiamo trovate abbastanza, alla fine abbiamo scelto Honey Rooms Ferrara. Questo R&B si trova nel pieno centro di Ferrara, perciò i monumenti più importanti distano a soli 5 minuti a piedi. Il posto è pulito, simpatico e le stanze sono ben arredate. L’unica scomodità rimane il parcheggio: quello convenzionato dista di 15 minuti abbondanti di cammino.

A presto!

Ania

P.S. Ricorda che ti aspetto su Facebook e su Instagram dove sono presente quotidianamente, pubblicando sempre più curiosità e più fotografie.

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