La Festa della Donna in Italia è di colore giallo e profuma di mimosa. Il fiore fu scelto come il simbolo dell’ 8 marzo non solo perché fiorisce proprio in questo periodo e tantomeno perché è facilmente acquistabile. Si ritrova la sua somiglianza nel temperamento femminile. A prima vista la pianta sembra bella e delicata, ma è molto resistente. Lo stesso le donne: possono soffrire tanto, eppure si rialzano sempre. Il colore caldo e vivace della mimosa richiama il clima di una casa felice dove – la cosa ovvia – vive una donna. Il profumo intenso è come un profondo sostegno che la donna da quotidianamente al suo compagno, ai figli e ai cari.
La Festa della Donna fu proclamata in Italia nel 1922 e come iniziatore delle celebrazioni fu il Partito Comunista. Si festeggiò la prima domenica dopo la decadenza della monarchia zarista russa. All’inizio del novecento le donne combatterono per migliorare le proprie condizioni di lavoro e per guadagni superiori. Dopo la Seconda Guerra Mondiale nacquero gli ambienti puramente femministi. Nell’8 marzo 1945 due attiviste dell’U.D.I. (Unione Donne Italiane) – Rita Montagnana e Teresa Mattei – decisero di organizzare un corteo per celebrare le donne. L’anno dopo proposero la mimosa come simbolo della festa.
Una curiosità: la pianta fu importata in Europa direttamente dall’Australia e Oceania all’inizio dell’ottocento. I Pellerossa la considerano il simbolo della forza e della femminilità.
Aldilà del bellissimo fiore esistono anche la torta Mimosa e il cocktail Mimosa (la ricetta la troverete sotto). Il motivo delle celebrazioni di oggi è uno solo ma i metodi per festeggiare sono numerosi!
Buona Festa della Donna!
Ania