Moda Positano: glamour dalla Costiera Amalfitana

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moda Positano

Comoda, fresca, molto chic e rigorosamente di stoffe naturali: ecco come si presenta la celebre moda Positano nata negli anni cinquanta del Novecento. In realtà già nell’Ottocento Positano era famosa per la tessitura del canovaccio, la classica tela di juta che veniva usata nella produzione dei capi particolarmente forti e resistenti all’umidità come per esempio vele, corde e sacchi. Tuttavia solo le recenti scoperte permisero di usarla nella moda. Una volta mischiata insieme al lino, cotone o persino alla seta, si ottengono stoffe morbide. La juta si distingue non solo per la resistenza all’umidità ma anche per le proprietà che impediscono la penetrazione dei raggi ultravioletti.

Una volta scomparso il canovaccio, gli abitanti di Positano dovevano cercare un’altra fonte di guadagno. Questo accadde nel periodo dove stava nascendo il turismo di massa. Dopo la Seconda Guerra Mondiale Positano da un paese dei pescatori si trasformò in una lussuosa meta di villegiatura, frequentata dalle elite internazionali. Negli anni cinquanta del Novecento fece la prima comparsa sulle spiagge europee il bikini e fu appunto questo costume a indicare alle sarte del posto la nuova strada per l’attività tessile. Iniziarono così a realizzare dei bikini arricchiti di applicazioni, disegni e pietre. Ben presto la nuova tendenza coinvolse anche i capi di abigliamento: abiti ampi e scollati, le gonne rifinite con merletti e le camicie da portare come copricostume. La nuova moda fu diretta a un pubblico tutto particolare che mescolava tra loro intellettuali, aristocratici e figli dei fiori. Doveva quindi essere originale ed elegante, ma nello stesso tempo fresca e informale. Inizialmente i disegni ebbero un’ispirazione hawaiana, dopo i capi diventarono a tinta unita, invece ultimamente richiamano le piante mediterranee e cercano a esaltare l’abbronzatura.

Lo scrittore e premio Nobel americano John Steinbeck visitò Positano nell’anno 1953. Successivamente scrisse un articolo per la rivista  “Harper’s Bazaar” che “a Positano non si va semplicemente da un posto all’altro: o ci si arrampica su o si frana giù”. Infatti, questà cittadina è tutta composta dalle scale e strette viuzze, lungo le quali vi sono delle boutique, alberghi e ristoranti e solo in fondo si estende una piccola spiagga. Questa cosa non sfuggì a locali artigiani che oltre ai vestiti, concentrarono la loro attenzione sulla produzione di sandali bassi in cuoio, rigorosamente fatti a mano, e decorati con delle pietre colorate. Li indossavano le icone di moda come Jackie Kennedy Onassis o Brigitte Bardot e tutt’ora sono ricercati dai VIP.

Come era originariamente la moda Positano, lo si può scoprire guardando il film “Il talento di Mr Ripley” che racconta la storia di una giovane e ricca coppia americana che per un po’di tempo soggiorna in Costiera Amalfitana, dove del resto fa conoscenza con il protagonista Tom Ripley. Chi invece vuole conoscere le tendenze di oggi, dovrebbe visitare Positano.

A presto!

Ania

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