I borghi più belli d’Italia: Sabbioneta

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Najpiękniejsze włoskie miasteczka: Sabbioneta

Sabbioneta insieme a Mantova è stata inserita nel 2008 nella lista del Patrimonio UNESCO. Tutte e due le città rispecchiano perfettamente l’anima del rinascimento italiano ma nello stesso tempo Mantova dei Gonzaga è frutto delle ristrutturazioni condotte su larga scala, invece Sabbioneta fu voluta e costruita praticamente dal niente su iniziatve di Vespasiano Gonzaga Colonna che ne fece la capitale del suo microscopico stato ubicato ai confini del Ducato di Mantova. Ancora oggi, visitando questa piccola città provinciale circondata dai campi fertili, nascosta in mezzo alla pianura padana si può cogliere il vecchio splendore.

Anche se l’uomo apparse in questa zona già all’epoca del Bronzo, del primo insediamento possiamo parlare solo a partire dal I sec. a.C. Nell’alto medioevo Sabbioneta passò nelle mani dei Bizantini e dei Carolingi, successivamente si trovò sotto l’influenza del vescovo di Parma, dopo fu annessa all’Abbazia di Leno (nel bresciano), fu motivo di contesa tra le due potenti famiglie provenienti da Cremona, infine entrò sotto la giurisdizione di Mantova, governata prima dalla famiglia Bonacolosi e dopo dai Gonzaga. Nel frattempo apparvero i brevi interregni del Ducato di Milano e di nuovo della magnatizia famiglia cremonese. Nel 1540 Sabbioneta fu ereditata dal giovane marchese di nome Vespasiano Gonzaga Colonna (altro ramo dei Gonzaga). Durante i trentacinque anni del suo regno trasformò un borgo medioevale in una raffinata città rinascimentale, caratterizzata dalla splendida architettura. Questo nuovo centro culturale fu alzato al rango del Ducato nel 1577. Purtroppo dopo la morte di Vespasiano Sabbioneta iniziò a decadere e non tornò mai la vecchia potenza.

Chi fu Vespasiano Gonzaga Colonna? Fu l’uomo che decise di realizzare il proprio sogno di una „città ideale rinascimentale”, di un posto che sarebbe stato in grado a competere con la ricchezza e lo splendore degno di Roma. Il duca fu anche mecenate d’arte, collezionista, erudito che conosceva perfettamente la cultura classica, fu diplomatico e stratega militare. Da personaggio illuminato decise di integrare la società ebraica con quella cristiana. Infatti, non li chiudeva nei ghetti e perfino consentì loro la costruzione della sinagoga ubicata vicino alle chiese più importanti della città. Ai propri sudditi regalò perfino il posto dello svago, ovvero il casino.

La nuova Sabbioneta fu costruita a pianta esagonale. Al suo centro, come il decumano, scorre via Vespasiano Gonzaga, che collega due porte urbane: Porta Vittoria e Porta Imperiale. Il centro della città si trova presso Piazza Ducalecon il Palazzo Ducale e la chiesa Santa Maria Assunta che svolge la mansione di Duomo e presso Piazza d’Armi dove è ubicato Palazzo del Giardino(l’equivalente del Palazzo Te a Mantova) con la Galleria degli Antichi (il Corridor Grande) e dove una volta sorgeva la Rocca della città. Il monumento più interessante è il manieristico Teatro Olimpico ovvero Teatro all’Antica, cioè il primo teatro stabile, edificato a partire dalle fondamenta e non adattato in un edificio preesistente. L’autore del progetto ispirato su modelli classici fu il successore di Palladio – Vicenzo Scamozzi che si prese cura dei minimi dettagli, perfino dell’illuminazione.

Vespasiano Gonzaga Colonna fu sposato tre volte. La sua prima moglie lo tradì con un cortigiano, motivo per cui fu giustiziata. La seconda sposa gli diede gli unici tre figli: due femmine e un maschio che morì all’età di quattordici anni. L’ultima moglie fu molto più giovane: Margherita Gonzaga. Tuttavia la nascita di un eventuale discendente ed erede  del duca impedì la malattia che colpì Vespasiano, cioè la sifilide.

Sabbioneta di Vespasiano fa spesso riferimenti alla tradizione classica, alla mitologia greca e a Roma Antica ma è anche strapiena della simbologia legata alla data di nascita del duca, ovvero il 6 dicembre 1531. Per scoprire questa curiosità dovete assolutamente dirigervi verso quelle parti.

Gli altri post pubblicati nell’ambito del progetto „Mantova la capitale italiana della cultura 2016:

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Il club de „I borghi più belli d’Italia” nacque su iniziativa della Consulta del Turismo della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) nel 2001. Lo scopo principale è quello di valorizzare il patrimonio culturale dei piccoli paesi che rimangono spesso fuori dal turismo.

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