Se pensate alla Liguria, di sicuro vi viene in mente il mare azzuro, il vento che strappa i capelli, le passeggiate romantiche sul lungomare, la bellissima vegetazione meditteranea, le montagne, il fritto misto, i profumi di focaccia e di pesto e variopinte architetture. Infatti, come mai le case liguri sono colorate?
In realtà in questa piccola regione si possono distinguere due caratteristiche tipi di dimore. Le prime costruite sulle colline, edificate in pietra con i tetti ricoperti dalle tegole e di ardesia circondate dagli uliveti e dai terreni agricoli, le altre invce delle bellissime case colorate poste in riva del mare. Queste ultime si affacciano verso l’acqua e da sempre venivano abitate dai pescatori. I colori li aiutavano a riconoscere la propria abitazione, e quindi semplificavano il loro sicuro rientro a casa. Tuttavia, il fascino dell’architettura ligure vuol dire molto di più. Peculiari sono le cosiddette „trompe l’oeil” e cioè la pittura illusionistica che immagina basamenti, persiane chiuse, cornici, balconi e piante. Si dice che i Liguri sono dei tirchi e forse questa affermazione non è per tutto sbagliata. Una volta si era costretti a pagare delle tasse per ogni finestra che dava sull’acqua. Per evitarle gli abitanti tendevano a fare le finestre verso i cortili e semplicemente dipingerle sulle facciate che rimanevano sulla strada.
Una curiosità che si lega in qualche modo alla Liguria è il borgo di Bosa che si trova in Sardegna. Le sue case sono altrettanto variopinte. Ma non è la conseguenza della ispirazione dei sardi sulle architetture liguri. In Italia si dice che i sardi sono delle teste dure. Non potevano quindi navigare verso la parte continentale del paese e soprattutto cercarvi stimoli nuovi. L’idea di colorare le case portarono sull’isola i Liguri.
Naturalmente sono lontana dal pensare per stereotipi e quindi quelli sopracitati prendeteli alla leggera!
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Ania