I tetrarchi di Venezia

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Weneccy tetrarchowie

La Basilica di San Marco a Venezia rispecchia le vicende della città stessa, nonché la sua ricca cultura. Questa chiesa che fu costruita tra l’XI e il XIII secolo non ha molto in comune con lo stile romanico e gotico. Le sue forme e decorazioni richiamano soprattutto l’arte bizantina e solo in una certa misura anche l’arte dell’Europa occidentale. Come probabilmente sapete, la Serenissima Repubblica di Venezia fu una vera potenza marittima e la porta verso l’Oriente. La grande flotta, oltre il commercio, partecipava alle crociate e ai saccheggi. La statua di porfido, inserita nell’angolo del tesoro della basilica, è una preda portata da tale spedizione.

Il porfido è una roccia di colore rosso che nell’antichità veniva ricavata solo in Egitto. Fu estremamente cara e di conseguenza riservata innanzitutto agli dei e agli imperatori. In porfido si scolpivano le statue, i sarcofaghi e gli elementi architettonici ma lo si usava anche per la produzione dei beni di lusso. Questo marmo ricopriva quasi interamente i palazzi di Diocleziano e Costantino. Nelle sale di ricevimento cerchi in porfido indicavano spazi dove gli ambasciatori si inchinavano davanti all’imperatore. La camera di porpora nel Grande Palazzo di Costantinopoli fu interamente ricoperta di porfido e i primogeniti „nascevano tra la porpora”.

La statua si data al IV secolo e proviene dall’Asia Minore. Inizialmente fece parte del basamento delle colonne del palazzo da dove fu tolta durante il saccheggio di Costantinopoli relativo alla IV crociata del 1204 e portata a Venezia. Uno dei personaggi rimase senza il piede. Quest’ultimo fu ritrovato solo il secolo scorso dagli archeologi che lavoravano ad Alicarnasso. Viene esposto presso il museo di Istanbul. Con la maggior probabilità la statue raffigura i tetrarchi che regnavano l’Impero Romano tra il III e IV secolo. Sarebbero quindi Diocleziano e i suoi coregnanti: Massimiano, Costanzo Cloro e Galerio riuniti in un’abbraccio fraterno. Tuttavia, la leggenda locale sostiene che sono dei Mauri che tentarono la rapina del tesoro di San Marco. Così il santo patrono li fece trasformare in pietra che successivamente fu posta nell’angolo della chiesa come un’ammonizione per gli altri ladri.

Il gruppo dei tetrarchi, lo troverete sul lato destro della Basilica di San Marco, guardando dalla parte della facciata.

Ania

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