Tradizioni italiane degli Ognissanti e festa dei Morti

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In Italia, come del resto in tutti gli altri paesi del Mediterraneo, abbondano le tradizioni pagane che richiamano le radici greco – romano – etrusco – puniche della zona. È facile trovare tracce della cultura antica sopratutto nella cosiddetta Magna Grecia, cioè al sud della penisola. Le usanze locali degli Ognissanti e della festa dei Morti possono davvero sorprendere. I conservatori probabilmente si sdegneranno , anche se non dovrebbe essere cosi.

Come in Sicilia, cosi anche in Toscana, il 2 di novembre i bambini ricevevano (a volte ricevono ancora) regali portati dai morti durante la notte. Si festeggiava strepitosamente e con euforia, senza rattristarsi per niente quindi  pieni di gioia! Nessuno faceva spaventare i piccoli, parlando dei fantasmi, gli si insegnava il rispetto nei confronti dei morti, che venivano chiamati addirittura  „i nostri cari defunti”. Fino ad oggi in tutto il paese si organizzano numerose sagre e manifestazioni con dei giocatoli e dolci preparati apposta per il 1 novembre. Tale modo di affrontare la giornata che commemora i defunti non è assolutamente una manifestazione di mancato rispetto o spensieratezza degli italiani. Le civiltà antiche si caratterizzavano per la tradizione comune dei banchetti funebri ciclici, organizzati presso le tombe. Per questo motivo gli archeologi trovano tuttora nelle necropoli tanti pezzi del vasellame e resti del grano. Lo stesso messaggio trasmettono gli affreschi che decorano diverse tombe aristocratiche. Concludendo, a partire dai funerali, tramite tutte le feste commemorative si rendeva omaggio ai morti con atmosfera di gioia. Un atteggiamento simile è sopravvissuto per migliaia di anni e viene praticato in Italia tutt’ora.

Continuando il discorso legato alle credenze e usanze antiche bisogna ricordare il melograno, che sin dai tempi antichi si lega alla simbolicità funebre e che fino alla noia appare sugli affreschi tombali. La sua presenza nel contesto si spiega con il mito di Persefone (chi non  ricorda la storia, la legga!). Oggi invece il melograno costituisce ingrediente fondamentale della „colva” che si cucina per gli Ognissanti in Puglia e sopratutto presso Foggia e Barletta.

I dolci tradizionali italiani legati agli Ognissanti e festa dei Morti sono molto calorici, si preparano a base di frutta secca come noci, mandorle, fichi secchi, pinoli e  uvette, che una volta aiutavano a impedire la fame che veniva facilmente durante le lunghe passeggiate ai cimiteri, oggi invece accontentano sopratutto i buongustai.

pane dei morti

Per concludere vi allego l’elenco dei dolci italiani novembrini:

Lombardia – pane dei morti; vedi foto
Lazio e Umbria – fave dei morti
Toscana e Veneto – ossa dei morti 
Campania – torrone dei morti
Puglia – colva
Sicilia – crozzi‚ i mottu.

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Ania

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