Mostra „Brescia. Rinascimento nell’Italia settentrionale”

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Wystawa

Se non avete ancora sentito della mostra che si svolge attualmente al Muzeum Narodowe di Varsavia „Brescia. Rinascimento nell’Italia settentrionale” vuol dire che vi è sfuggito qualcosa di importante. Da un bel po’ di tempo le esposizioni temporanee del Muzeum Narodowe sono davvero degne di nota e la presente mostra potrebbe essere definita un vero gioiello.

Brescia è poco conosciuta in Polonia. Gli appassionati dell’arte si recano a Firenze, Roma, Venezia o verso Milano. Invece nell’Italia rinascimentale ogni città-stato, regno o marchesato furono centri di bellezza e saggezza ma anche fucini di ingegni (confronta Mantova 2016). Lo scopo della mostra a Varsavia è quello di rilevarlo e con maggior probabilità proprio per tale motivo il dipinto di Raffaello „Cristo benedicente” – seppur costituisce la chiave per la lettura dell’esposizione – rimane nella sua ombra.

Nel clima della quotidianità rinascimentale ci introduce la realizzazione scenografica eseguita da un eminente scenografo teatrale Boris Kudlicki. Le istallazioni di vetri e di specchi, composte soprattutto dalle colonnate tipiche per il periodo del Cinquecento, sembrano lo sfondo perfetto per i dipinti. Dall’altro canto, gli oggetti d’uso quotidiano, raccolti con cura, permettono di capire meglio le realtà dell’epoca.

Al di là della predilezione assoluta nei confronti della semplicità e ordine classica per il periodo del rinascimento, la pittura bresciana si caratterizzò per la fedeltà e la realtà. I maestri provenienti da questa cerchia non prendono spunto solo dalle opere di Leonardo da Vinci che lavorò soprattutto a Milano e non solo dalle botteghe venete (p.es. Tiziano, Lorenzo Lotto, Giovanni Bellini). Appoggiarono la loro identità artistica sulla acuta osservazione e sul realismo dei dettagli. Un ruolo altrettanto importante svolsero sia l’espressione che la luce. È molto chiara l’ispirazione basata sulle opere dei tre maggiori maestri rinascimentali (Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello), tuttavia i modelli arrivarono anche dall’Europa settentrionale.

La mostra è composta dai teli provenienti dalle raccolte italiane (Brescia, Bergamo, Cremona e collezioni private), da alcune opere conservate in Polonia (Cracovia, Łańcut, Varsavia, Poznań) e ne fa parte anche il prezioso catalogo che permette di studiare il fenomeno del Cinquecento nell’Italia settentrionale (90 zł).

Vale quindi la pena andare al Muzeum Narodowe? Decisamente si e ve lo dico io – una polacca che vive nel nord Italia. Mi raccomando, non fatevi sfuggire i ritratti cinquecenteschi, le opere di Tiziano, Lotto, Romanino, Moretto, Moroni, Savoldo e Tintoretto, perché raramente lasciano i confini del Belpaese.

Mostra „Brescia. Renesans na północy Włoch”

Muzeum Narodowe di Varsavia

2 giugno–28 agosto 2016

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Ci vediamo su  „Pod Słońcem Italii” (Sotto il Sole italiano), anche su Facebook e su Instagram.

Ania

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