A metà strada tra l’Adriatico e la Foresta Umbra si trova il borgo più bello di tutto il Gargano. Semiabbandonato e rovinato, ma assolutamente affascinante, il centro storico è costituito da tre rioni. Lo donano portoni, finestre, inferriate, comignoli, scalinate e stemmi presenti ovunque, rigorosamente dall’aspetto decadente. Paradossalmente fu l’emigrazione a salvare il paese. I giovani lasciavano Vico per cercare fortuna e lavoro da qualche altra parte e così le architetture tradizionali non cessarono di esistere. Naturalmente i numerosi terremoti e le sventure non risparmiarono il borgo ma per fortuna tutt’ora è incantevole ed è unico nel suo genere. Contrariamente alle vicine Peschici e Vieste, non si è snaturato nonostante il turismo di massa. L’atmosfera magica di Vico del Gargano sta nelle sue architetture, nella gente che vive nel centro storico ma anche nella natura circostante: colline ricoperte da uliveti, agrumi e pini d’Aleppo.
Vico si affacciò per la prima volta alla storia dopo la cacciata dei Saraceni (nell’Europa medioevale con questo termine si indicava tutti i popoli di fede musulmana nonchè i pirati musulmani che navigavano sulle acque del Mediterraneo) dal Gargano, dovuta agli Slavi provenienti dalla Dalmazia al soldo dei Bizantini. Furono premiati con alcune terre liberate e così fondarano Vico. Una curiosità: anche il nome Peschici ha radici slave. È un’insieme delle parole “pesek” (sabbia) e “cisti” (puro). Infatti, le spiaggie da queste parti abbondano di sabbia. Nel XII secolo arrivarono i Normanni, ovvero “Uomini del Nord” e costruirono a Vico il primo castello. Successivamente fece parte del Sacro Romano Impero, vi regnarono Gli Aragonesi e Galeazzo Caracciolo che si distinse nella cacciata dei Turchi da Otranto. Come premio ricevette Vico.
Durante una Visita a Vico non si può fare a meno della paposcia (la paposcia del Vico del Gargano). Che cos’ è? In poche parole è il pane del Gargano (pane nostrum di Vico del Gargano) e più precisamente è un’insieme di panino, pizza e focaccia. Si prepara con una noce di pasta di pane lievitata, schiacciata, allungata, e subito cotta nel forno a legna. Di solito viene farcita con pomodori, rucola e olio d’oliva e poi anche con mozzarella, prosciutto cotto o quello crudo. Io vi consiglio di assaggiarla DA WILLY. Tenete solo presente che questo locale è aperto nel orario di pranzo e di cena e che a volte sono piuttosto lunghi: benvenuti al Sud 😉 In ogni caso la paposcia è squisita.
A presto!
Ania
P.S. Se ti è piaciuto questo articolo o vuoi farmi qualche domanda, lascia un commento. Se invece sei stato a Vico del Gargano, puoi condividere con me una foto da te scattata, pubblicandola sotto forma di un commento. Ricorda che ti aspetto su Facebook e su Instagram dove sono presente quotidianamente, pubblicando sempre più curiosità e più fotografie.