La Certosa di Pavia, come il Duomo di Milano, è un esempio eccezionale dell’evoluzione dell’arte lombarda dal gotico al rinascimento. Gian Galeazzo Visconti – il signore di Milano – ideò l’edificio come una cappella-mausoleo di famiglia. I lavori durarono dal 1396 fino alla metà del Cinquecento e la varietà di stili è ben visibile nella facciata della chiesa. Il monastero fu edificato ai confini dei terreni di caccia appartenenti ai Visconti, che nella vicina Pavia e a Vigevano ebbero le loro residenze. Gian Galeazzo regalò la chiesa all’Ordine certosino ma nello stesso momento chiese in cambio una parte dei loro guadagni provenienti dalla coltivazione dei campi e dai loro beni per completare il monumento. I monaci lo fecero volentieri per ben quattro secoli, arricchendo l’edificio con le opere d’arte.
10 motivi per i quali occorre visitare la Certosa di Pavia:
- Per l’eccezionale museo della scultura situato a cielo aperto che costituisce la facciata marmorea della chiesa. La sua parte inferiore, fino al primo ordine di logge, è anteriore. Fu eseguita tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo. A parte le scene mitologiche e quelle raffiguranti la storia di Roma, si vedono dei medaglioni con le teste degli imperatori e dei re, i rilievi con le scene della fondazione dell’Ordine certosino (Certosa di Grenoble), gli episodi della vita di S. Ambrogio e di Giovanni Battista. Più recente invece la parte superiore, meno movimentata e le decorazioni si limitano agli elementi architettonici.
- Per le navate gotiche della chiesa e per le cappelle laterali – in una delle quali si trova il polittico di Perugino e Bergognone. Per le altre opere di Bergognone (p.es. „S. Siro fra quattro santi”, „S. Ambrogio e quattro santi”, „Crocifissione”), per le vetrate e per l’imponente volta, ispirata al Duomo di Milano.
- Per il transetto con bellissimi affreschi („Ecce Homo”, „Incoronazione di Maria con ai piedi Francesco Sforza e Ludovico il Moro”, „Gian Galeazzo con i figli presenta alla Vergine il modello della Certosa”), con il monumento funebre di Beatrice d’Este e Ludovico Sforza, detto il Moro (1497) rimasto vuoto dalle spoglie della copia ducale e per il monumento funebre di Gian Galeazzo Viscontiego (1492-1497, 1562).
- Per la sagrestia vecchia con il polittico scolpito nell’avorio (ca. 1400)
- Per il presbiterio con il coro dotato di meravigliosi stalli e per i due troni marmorei con preziosissimi intarsi,ubicati ai due lati dell’altare.
- Per l’affresco di Luini „Madonna con bambino” (ca. 1615), che decora la sala del lavabo.
- Per il chiostro grande con le 24 celle destinate per i monaci. Ognuna è marcata con una delle lettere d’alfabeto, si compone di tre vani e un giardino, invece nella porta d’ingresso vi è un buco tramite il quale il monaco riceveva il suo pasto giornaliero.
- Per conoscere la storia e il severo canone dell’Ordine dei certosini che rimane invariato da quasi 1000 anni. Il monastero a Certosa di Pavia fu edificato apposta per questi frati, nel Settecento passò prima nelle mani dell’Ordine cistercense e dopo ai carmelitani, nella metà dell’Ottocento ritornò ai proprietari originari, invece a partire dal 1968 vi risiedono di nuovo i cistercensi.
- Per la possibilità di escursione in bici. La ciclabile che porta da Milano fino a Pavia, lungo il Naviglio Pavese.
- Per la vicinanza dell’oasi naturalistica di S. Alessio che è un parco con particolare fauna e flora. Un tunnel subacqueo consente di osservare gli animali lacustri.
Informazioni utili:
Gli orari dell’apertura:
- Novembre – Febbraio: 9:00 – 11:00 / 14:30 – 16:30
- Marzo: 9:00 – 11:30 / 14:30 – 17:00
- Aprile: 9:00 – 11:30 / 14:30 – 17:30
- Maggio – Agosto: 9:00 – 11:30 / 14:30 – 18:00
- Settembre: 9:00 – 11:30 / 14:30 – 17:30
- Ottobre: 9:00 – 11:30 / 14:30 – 17:00
Entrata è gratuita. Esiste la possibilità di visitare la certosa con una guida italiana, oppure, dopo la previa prenotazione, con una guida che parla inglese. La visita al Museo della Certosa bisogna prenotarla almeno un’ora prima dell’arrivo, chiamando al numero di telefono +39 382 539638.
All’interno della certosa è vietato fotografare.
Come arrivare:
- In macchina: la Certosa di Pavia si trova vicino alla Strada Provinciale 35 che collega Milano a Pavia.
- In treno: tutti i treni regionali che viaggiano sulla rotta Milano – Pavia e la linea S13 (milano Bovisa – Pavia) di Trenord. La stazione di Certosa di Pavia dista di 10 minuti a piedi dal monastero.
- In autobus: da Milano gli autobus che partono da Viale Famagosta, da Pavia gli autobus che partono da Via Trieste vicino alla stazione. La fermata finale si trova lungo la Strada Provinciale 35, di fronte alla chiesa di S. Michele, a 15 minuti a piedi dal monumento.
- In bici: la ciclabile scorre tra Milano e Pavia lungo il Naviglio Pavese e la Strada Provinciale 35.
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Ania