Volti d’Italia: Venezia

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Avete mai pensato di visitare l’Italia seguendo le tracce dei libri? La Sicilia scoperta attraverso “Il Gattopardo“, Milano, Parma e Bologna sulle piste di Fabrizio del Dongo, protagonista de „La certosa di Parma” oppure Mantova e Verona di „Romeo e Giulietta”? Esempi simili, provenienti dalla letteratura, si possono sicuramente moltiplicare e un giorno ne vorrei scrivere almeno uno anche io. Per oggi invece ho pensato a un post speciale. Parlerò di Venezia mostrata nel breve romanzo di Thomas Mann „Morte a Venezia” e di una meravigliosa canzone ispirata all’amore platonico di Gustav nei confronti del giovane Tadzio.

„La Bellezza (Gustav e Tadzio)” è un brano scritto e composto dal cantautore, scrittore e poeta italiano Roberto Vecchioni. Egli nelle opere spesso fa riferimenti alla letteratura e ai suoi protagonisti. Il testo della composizione lo si deve leggere come una poesia. Se quindi conoscete l’italiano, siete agevolati. Nel caso contrario vi invito ad ascoltare la musica e di vedere le nostre fotografie che mostrano Serenissima.

La canzone fa parte dell’album „Il lanciatore di coltelli”, pubblicato nell’anno 2002.

“La Bellezza (Gustav e Tadzio)” Roberto Vecchioni

Passa la bellezza nei tuoi occhi neri,
scende sui tuoi fianchi e sono sogni i tuoi pensieri…
Venezia “inverosimile più di ogni altra città
è un canto di sirene, l’ultima opportunità
ho la morte e la vita tra le mani coi miei trucchi da vecchio senza dignità:
se avessi vent’anni ti verrei a cercare, se ne avessi quaranta, ragazzo, ti potrei comprare,
a cinquanta, come invece ne ho ti sto solo a guardare …
Passa la bellezza nei tuoi occhi neri
e stravolge il canto della vita mia di ieri;
tutta la bellezza, l’allegria del pianto che mi fa tremare
quando tu mi passi accanto…
Venezia in questa luce del lido prima del tramonto
ha la forma del tuo corpo che mi ruba lo sfondo,
la tua leggerezza danzante come al centro del tempo e dell’eternità:
ho paura della fine non ho più voglia di un inizio;
ho paura che gli altri pensino a questo amore come a un vizio;
ho paura di non vederti più, di averla persa…
tutta la bellezza che mi fugge via e mi lascia in cambio i segni di una malattia.
Tutta la bellezza che non ho mai colto,
tutta la bellezza immaginata che c’era sul tuo volto,
tutta la bellezza se ne va in un canto,
questa tua bellezza che è la mia muore dentro un canto.

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